Come promesso nell’articolo precedente su La Medicina Olistica, esploreremo ora la seconda delle 5 aree principali di della medicina olistica
La carenza di nutrienti
Se mancano alcuni principi nutritivi, spesso si tratta di micronutrienti come i sali minerali e le vitamine, il nostro corpo non può funzionare correttamente. Per un po’, tampona mettendo in pausa alcuni processi, ma poi i danni si manifestano. Le vitamine sono spesso cofattori degli enzimi, il che significa che alcuni processi del nostro corpo non possono funzionare senza di esse. La mancanza di minerali come il calcio porta il corpo a sottrarlo alle ossa, indebolendole. Se non abbiamo abbastanza Omega 3, il nostro corpo non riesce a bilanciare i processi infiammatori con quelli antinfiammatori.
Se non abbiamo abbastanza triptofano disponibile, il nostro corpo smette di riparare la guaina mielinica, con conseguenti problematiche neurologiche. La scarsità di vitamina D porta a stanchezza, un sistema immunitario poco efficace e molti altri problemi. Ho notato che, a partire dal covid, queste ultime influenze hanno spesso un impatto importante sul consumo di questa vitamina, motivo per cui è bene consultare il proprio medico se si pensa di averla bassa.
I sintomi di mancanza di nutrienti sono i più svariati, quando non si sta bene o anche solo mancano energie, concentrazione vitalità, il sistema immunitario è basso vale sempre la pena di verificare con proprio medici di fiducia che non ci sia una carenza di qualche componente.
Questa trattazione è estremamente semplificata; si comprende che si potrebbe scrivere un libro su ciascuno di questi argomenti.
L’integrazione
Un’alimentazione consapevole può portare a reintegrare questi nutrienti.
È importante sapere che per integrare questi nutrienti bisogna assumerli da fonti biodisponibili e prive di controindicazioni. Ad esempio, il latte contiene calcio ma, tendendo ad acidificare il corpo, favorisce l’osteoporosi invece di ridurla. È quindi preferibile consumare broccoli, che contengono molto calcio.
Inoltre, se l’intestino è infiammato, si può non essere in grado di assimilare questi nutrienti, ed è spesso il motivo per cui ci si trova in carenza. In questi casi, ad esempio, la vitamina C viene assorbita bene se messa sotto la lingua.
Il triptofano è un amminoacido, quindi uno dei mattoncini delle proteine, e si trova sia negli alimenti di origine animale che nelle verdure. Possiamo consumarne grandi quantità, ma se l’intestino è infiammato, questo viene utilizzato dai batteri intestinali per alleviare lo stato di infiammazione e poco o nulla arriverà per correggere il nostro sistema nervoso.
La vitamina D, che viene sintetizzata dal nostro corpo quando prendiamo il sole, non può essere integrata con gli alimenti. La scelta degli integratori è critica. Diversi esperti olistici mi hanno detto, e ho anche sperimentato personalmente, che i dosaggi per integrarla devono essere significativi e non tutti gli integratori sono ugualmente biodisponibili.
Di conseguenza, l’integrazione è giustamente materia medica per i casi più importanti, oppure può essere consigliata da biologi nutrizionisti o dietisti. Non tutti hanno la giusta sensibilità all’argomento, è importante chiedere referenze ai conoscenti.
Vi sono poi i nutraceutici, intesi come prodotti derivati da alimenti integrali o parte di essi. Vi sono studi che sostengono che i nutraceutici siano più efficaci degli integratori proprio perché derivano da alimenti completi, e il concerto di nutrienti agisce insieme, producendo un miglior risultato.
In questo articolo, espongo il mio punto di vista personale e sono aperta a commenti e integrazioni. Siete invitati a contattarmi all’indirizzo e-mail lisa@cascinadellanima.it o a lasciare un commento qui sotto.
Avviso Medico:
Si prega di consultare sempre un professionista sanitario qualificato prima di intraprendere qualsiasi programma di salute o trattamento
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