La maternità di Lily, la mia gattina: quando la natura insegna!

Incredibile quanto possiamo imparare dalla natura; le mie due gatte hanno partorito a 2 mesi di distanza. Il loro parto e la loro maternità sono stati momenti intensi e insegnamenti importanti. In questo articolo, racconto la maternità di Lily.

Il travaglio di Lily

Il travaglio di Lily

Il travaglio di Lily

Lily ha rotto le acque sul mio letto una mattina di maggio. Ci siamo!

La dolce gattina, minuta  e di 14 mesi si è nascosta nell’armadio, e per un bel po’ l’ho lasciata tranquilla. Poi, presa dalla curiosità e sapendo che lei si fidava completamente di me, ho sbirciato. Dopo qualche ora, mi sono messa sul letto, nella stessa stanza, e lei mi ha raggiunto cercando la mia vicinanza e le mie mani per trovare conforto. A momenti alternati l’ho lasciata sola, temendo che la mia presenza potesse inibirla. Dopo 24 ore, eravamo ancora lì, Lily sofferente tra le doglie e nessun progresso per quanto riuscivo a capire. Ero in contatto con i miei amici veterinari che volevano essere aggiornati. La mia piccolina soffriva, e il parto si stava facendo un po’ troppo lungo per un gatto. Nella camera potevo percepire un’aria molto pesante che mi sfiniva. Più tardi avrei capito perché. A malincuore, ho portato Lily in clinica.

 

Il parto cesareo

È rarissimo che le gatte non ce la facciano a partorire naturalmente. Con un’ecografia hanno visto che portava due gattini, uno in leggera sofferenza. Da una radiografia hanno visto che il primo dei gattini non si era minimamente incuneato nel canale del parto… probabilmente la struttura della gatta era troppo minuta, ha detto il veterinario. Mi sono accordata per un tentativo di induzione, e dopo quattro ore la vita di un piccolino era a rischio per sofferenza cardiaca. Non me la sono sentita di rischiare, e a malincuore ho dato l’ok per un cesareo. Sono nati due bei gattini, del colore della mamma, due scricciolini di forse 100 grammi.

I primi giorni e il nutrimento

Allattamento con la ferita del cesareo

Allattamento con la ferita del cesareo

Dopo qualche ora, io e Alice, mia figlia, abbiamo avuto la possibilità di visitare la puerpera nella gabbia con i due micro esserini. La dottoressa ci ha detto: “Li abbiamo già attaccati, ma non sappiamo se la gattina sarà in grado di allattare…” A chi non lo ha mai provato, potrà sembrare strano, ma il coinvolgimento emotivo con i propri animali domestici può essere pari a quello per un proprio familiare. Felice perché i gattini stavano bene, ma scoraggiata per il parto cesareo e il conto allucinante che avrei dovuto pagare, e ancora speranzosa per un allattamento naturale, sono andata a comprare il latte e il biberon per gattini. Alla sera, quando abbiamo ritirato Lily, ci hanno annunciato con gioia che i gattini già ciucciavano bene! Portati a casa, Lily ha dormito attaccata a me e i suoi bambini attaccati a lei… che sensazione paradisiaca…

Osservavo l’amore e la pazienza di Lily, che, aiutata dall’ossitocina di circolo, allattava questi micro cosi con gli occhietti chiusi e le micro unghiette che entravano nella ferita della mamma con i lembi scompaginati. Il primo mese lo hanno passato in una cassapanca a fianco al letto. In questa camera erano protetti anche dalla sorella Happy, gatto alfa dominante della casa, molto gelosa.

Le preoccupazioni

Nei primi giorni, Lily non sembrava volersi muovere, e quindi la imboccavo con carne fresca. Chissà, pensavo, probabilmente non le hanno dato da mangiare la sua placenta. Per i gatti è prassi ed è molto corroborante. Nel frattempo, come capita con i bambini, ero preoccupata che i piccolini non prendessero peso. Per questo

ho acquistato una bilancia da cucina elettronica tutta per loro. I tesorini crescevano in modo regolare, mi sembra di ricordare di 10-15 grammi assieme… Non sono usciti dalla culla per il primo mese, tranne quando al secondo giorno Lily, mamma inesperta, ha tentato di seppellire un piccolino nella sottile sabbietta dei bisogni. Con delicatezza le ho detto di no, ho ripulito il piccolino, e non ci ha più provato. Deve poi aver capito che il compito di supplire al pannolino era tutto suo per un po’. La culla è sempre stata perfettamente pulita e inodore per tutto il puerperio di circa 30 giorni.

Gli insegnamenti preziosi per una doula in formazione come me

Quante emozioni, quanti insegnamenti per me che mi stavo approcciando al mondo delle Doule, le donne che sostengono le donne in gravidanza. Lily con il suo parto mi ha fatto capire quello che le insegnanti ci continuavano a dire: “Le madri che partoriscono con il cesareo spesso escono frustrate dall’esperienza, ma è importante che capiscano che non sono meno madri.” E con questa lezione, Lily mi ha mostrato tutta la sua forza di madre, una forza enorme, ben più grande di una gatta che abbia partorito naturalmente! Grazie Lily per questa comprensione, e grazie a Dio che questo è avvenuto tramite la mia gatta, per farmi trovare pronta e con il cuore aperto con le mamme umane.

 

Mi sono anche domandata se  non sia stata la mia presenza a interrompere il parto. Avendo io  avuto un parto quasi precipitoso non avevo ancora imparato di quanto silenzio concentrazione e privacy favoriscono l’avanzamento delle giuste doglie.

Inoltre ho capito che quando c’è qualcosa che non va  in un parto è  possibile che le persone più sensibili possano sentirlo nell’aria.. Quel senso di pesantezza che sentivo entrando  in camera era probabilmente un segnale come mi è stato confermato da persone che hanno più dimestichezza in materia.

Nei primi giorni più difficili, ho veramente capito l’importanza della Doula, di come per il sistema famiglia sia importante che ci sia qualcuno che con dedizione, amore e un occhio attento curi la mamma.

Per non parlare poi delle preoccupazioni dell’allattamento e della crescita dei piccoli. Oltre al fatto che sono pienamente consapevole che il latte materno è il nutrimento di gran lunga migliore per i piccoli, avete presente che casino sarebbe stato allattare i piccoli artificialmente? Probabilmente mi sarei dovuta prendere 2 settimane di ferie per fare la balia full time! Per fortuna, Lily è stata bravissima, incredibile.

La crescita

Tato e Tata i primi sgaurdi sul mondo

In men che non si dica i piccolini sono cresciuti e già a 30 giorni hanno iniziato a esplorare la stanza e poi la casa, sotto l’occhio attento della mamma, che non li perdeva mai di vista. I piccoli di gatto sono estremamente ubbidienti, se la mamma dice di non uscire dalla porta o di non allontanarsi oltre a un certo limite loro rispettano. Mi viene da pensare che i piccoli sono ubbidienti perché sanno che le mamme danno loro istruzioni di vitale importanza. E questo può portare qualche riflessione in più sulle mille regole che diamo ai nostri figli..

Lo svezzamento

La pappa per lo svezzamento è stato un gradito regalo di Paola, sempre molto attenta al mondo animale oltre a quello umano, gradito ancor più a Lili che a un certo punto ha proprio sentito il bisogno di diminuire l’allattamento. Se avesse lasciato fare ai piccoli questi avrebbero continuato per mesi ancora, direi almeno fino ai 3. Quando non riteneva di dove essere disponibile si posizionava in alto dove non poteva essere raggiunta, mentre li osservata attenti.

Pronti per portare amore nel mondo

Remi stringe amicizia nella nuova famiglia adottiva

Remì stringe amicizia nella nuova famiglia adottiva

I nostri piccoli tesorini, tato e tata, a cui volutamente non abbiamo dato nome vero sapevamo essere già destinati a portare amore nel mondo. tanto più che nel frattempo erano nati i figli di Happy, A tre mesi per ciascuno di loro abbiamo trovato una fantastica famiglia adottiva, due adozioni piene di amore che meglio non si poteva. Tato, chiamato Remì, è andato ad abitare qui in corte in una famiglia con quattro figli, tre altri gatti e un cane. Si è subito distinto come un tremendino, incredibilmente coccoloso e capace di dare amore, segno di tutto l’amore che ha ricevuto quanto è stato accolto in questo mondo. Nel contempo mi riferiscono che è l’unico dei gatti di casa che con un balzo salta sul tetto attraverso il velux.. un bel selvatichino! Pare che però piaccia così , nella sua piena natura di gatto!

Anche Tata, chiamata Lucia, forte delle lezioni di zia Happy adora arrampicarsi sugli alberi. Lucia è stata adottata da una neom

Lucia rilassata nella nuova casa

amma umana alla sua prima esperienza con un gatto, una donna dolcissima e delicata di una attenzione e di una saggezza unica. Nonostante i suoi timori nel fare uscire i gatti in corte (lei abita in un’altra corte ), ha capito che era importante farlo perché la gattina era cresciuta come uno spirito libero. Ha anche sentito che Lucia non doveva restare sola e due mesi dopo ha adottato anche la cuginetta che ha chiamato Layla . Lucia “luce” e Layla “notte”

così mi ha spiegato. E ora vivono tutte e 3 allegre e felici in una casa piena di amore, coccole e allegria, quell’allegria magica che i cuccioli di animale e di uomo sanno portare! Far fare i gattini è giusto? Questa è una riflessione articolata che rimando alla prossima puntata quando vi racconterò della maternità di Happy

Informazioni su Lisa

Ciao! Trovi La mia Presentazione alla pagina MI PRESENTO! https://lacascinadellanima.it/lisa-cambruzzi/
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.